La Battaglia delle Nazioni

Nell’anno 295 a.C., presso Sentinum, l’odierna Sassoferrato, un imponente esercito confederato composto da Sanniti, Galli Senoni, Umbri ed Etruschi si apprestava ad affrontare le forze della nascente Repubblica Romana, in quella che sarebbe passata alla storia come “la Battaglia delle Nazioni”.

Richiamati a difendere le proprie terre dall’astuta strategia di Roma, Umbri ed Etruschi disertarono il campo pochi giorni prima dello scontro, lasciando Galli Senoni e Sanniti, capitanati da Gellio Egnazio, a fronteggiare le legioni guidate dai consoli Decio Mure e Fabio Massimo Rulliano. La vittoria romana, in una delle battaglie più sanguinose dell’antichità, segnò il predominio dell’Urbe sull’Italia Centrale, ed aprì la strada alla futura espansione di Roma in tutta la penisola.

AD PVGNAM PARATI - SENTINVM: LA BATTAGLIA DELLE NAZIONI si preannuncia un evento completo e avvincente, e grazie all’impegno congiunto del Comune e della ProLoco di Sassoferrato (AN), le gesta del coraggioso Gellio Egnazio, il sacrificio dell’indomito console Decio Mure, la furia dei Galli e dei Sanniti e l’incrollabile caparbietà dei Romani rivivranno quest’anno nell’antica Sentinum.

Oltre ad offrire la possibilità di assistere all’epico scontro tra le forze congiunte di Galli e Sanniti contro i Romani, per tutta la durata della manifestazione vi sarà un succedersi di attività rievocative tanto accurate quanto spettacolari, visite guidate agli accampamenti alla scoperta della vita dei popoli antichi, conferenze e molto altro, in un grande evento rievocativo che avrà luogo nelle giornate del 27 e 28 Luglio 2019.

I Protagonisti

I Romani

I Romani

"[Decio Mure] rendendosi conto di non essere in grado di mantenere uniti i suoi uomini ormai allo sbando, invocando per nome il padre Publio Decio, esclamò: «Perché ritardo il destino della mia stirpe? Questa è la sorte della nostra famiglia, di essere vittime espiatorie nel momento del pericolo della nazione. Ora consacrerò insieme a me le schiere nemiche in sacrificio alla Terra e agli dei Mani!»" – Tito Livio, Ab Urbe condita, XXVII

Agli inizi alla fine del IV secolo a.C. Roma si stava affermando come potenza egemone in Italia centrale. Fiaccata la potenza degli Etruschi, ormai al tramonto, i Romani si erano volti verso l'Appennino e la Campania, intessendo alleanze con diversi popoli italici ma andando a scontrarsi contro la potente federazione delle tribù sannitiche. Dopo ben due guerre combattute contro l’indomabile popolo dei monti, dal cui confronto la macchina bellica romana era uscita profondamente modificata e rafforzata, Roma si trovò a dover affrontare lo scontro decisivo per il predominio sull’Italia centro-meridionale, quando il sagace comandante sannita Gellio Egnazio riuscì a contrapporgli una lega composta da tutte le principali nazioni egemoni confinanti, trasferendo il teatro delle operazioni presso l’Ager Gallicus, le odierne Marche. La Battaglia delle Nazioni avrebbe deciso il destino di Roma.

I Sanniti

I Sanniti

"[…] molti popoli stavano preparando una grossa guerra contro i Romani; la mente che si celava dietro a tutta l'operazione era il Sannita Gellio Egnazio." – Tito Livio, Ab Urbe condita, XVIII

Secondo la leggenda, un gruppo di giovani Sabini, consacrati al dio della guerra Mamers, aveva abbandonato le proprie sedi originarie in Umbria alla ricerca di una nuova patria, guidati nel loro viaggio da un toro sacro alla divinità. Giunti nel Sannio, la regione appenninica tra agli odierni Abruzzo, Molise, Campania, Lucania e Puglia, si erano li stabiliti, dandosi il nome di Safineis. Conosciuti dai Romani come Sanniti, erano presto diventati una potente realtà federale dell'Italia centro-meridionale, un popolo di pastori guerrieri che allargando la propria sfera d’influenza aveva finito per scontrarsi con la nascente potenza di Roma. La Battaglia di Sentino si inserisce nella complessa e combattuta Terza Guerra Sannitica, durante la quale il condottiero Gellio Egnazio era riuscito a coinvolgere nella lotta contro i Romani anche i popoli dei Galli Senoni, degli Umbri e degli Etruschi.

I Galli Senoni

I Galli Senoni

"…truppe di Galli, attirati dal bottino […] giunsero armati in piedi su cocchi e carri, con grande frastuono di ruote e di cavalli che terrorizzò i destrieri dei Romani […] Non appena la fanteria dei Galli comprese che i nemici erano in preda al panico, si fece sotto senza lasciar loro il tempo di riprendere fiato." – Tito Livio, Ab Urbe condita, XVIII-XXVIII

Giunti in Italia nei primi anni del IV secolo a.C., ultimi tra le popolazioni celtiche a varcare le Alpi, i Galli Senoni si erano resi protagonisti del Sacco di Roma, quando guidati da Brenno avevano posto l’Etruria e il Lazio a ferro e fuoco, forse prezzolati dai Greci di Siracusa. Da sempre un popolo combattente e mercenario, i Senoni avevano finito per stabilirsi nelle Marche, nel territorio che prese da loro il nome di Ager Gallicus. Divisi in indomite tribù guerriere, nell’emporio siracusano di Ancona venivano per essere reclutati negli eserciti magno-greci ed ellenistici, andando a combattere per il soldo in Sicilia, in Grecia e fino in Oriente. Allettati dall’opportunità di un ricco bottino, i Senoni risposero alla chiamata del sannita Gellio Egnazio, e i loro carri da guerra sparsero il terrore tra le fila Romane sul campo di bataglia di Sentino.

Etruschi e Umbri

Etruschi e Umbri

"I consoli inviarono una lettera rispettivamente a Fulvio e a Postumio: le disposizioni erano di abbandonare la zona di Faleri e l'agro Vaticano, e di portare i loro eserciti a Chiusi, mettendo a ferro e fuoco con la massima violenza il territorio nemico. La notizia di queste incursioni costrinse gli Etruschi a lasciare la zona di Sentino per andare a proteggere il proprio paese." – Tito Livio, Ab Urbe condita, XXVII

Una cultura che era stata maestra, al pari dei Greci, per tutta la penisola italica, agli inizi del III secolo a.C. la potenza degli Etruschi era ormai un pallido ricordo. Schiacciati a Nord dai Galli e battuti a Sud dai Romani, conservavano poco del loro antico potere. Gli Umbri, parimenti, un popolo strettamente imparentato coi Sanniti e fortemente debitore nei confronti della cultura etrusca, avevano visto le proprie aree di influenza diminuire progressivamente per mano di altri popoli italici o della calata gallica. Coinvolti nella guerra contro Roma da Gellio Egnazio, disertarono entrambi il campo di battaglia pochi giorni prima dello scontro definitivo, sia per tornare a difendere i propri territori minacciati da distaccamenti romani sia, forse, per pressioni politiche esercitate dall’Urbe presso le fazioni filoromane all'interno della loro nobiltà. Certo è che la loro assenza dal campo di battaglia di Sentino fu cruciale per l'esito dello scontro.

Programma

SABATO 20 LUGLIO

Centro storico di Sassoferrato.

  • Ore 19:00, APPUNTAMENTO GASTRONOMICO: "COENA, CIBUS ET PROELIUM".
    Un viaggio tra GLI ANTICHI SAPORE DELL‘EVO ANTICO per mezzo di ricette che vedranno l’impiego degli ingredienti del mondo romano, da gustare in compagnia dei rievocatori storici.
  • A seguire, CONCERTO di musica celtica del gruppo THE DORLOMIN.

SABATO 27 LUGLIO

Nei pressi del parco archeologico di Sentinum.

  • Ore 16:00, APERTURA al pubblico degli ACCAMPAMENTI MILITARI. Percorsi didattici e visite guidate fino a notte fonda.
  • Dalle ore 19:30, SPETTACOLO RIEVOCATIVO: "LA BATTAGLIA DELLE NAZIONI: grande RIEVOCAZIONE STORICA dello scontro tra i romani e le truppe confederate.
  • A seguire, CENA SUL CAMPO DI BATTAGLIA presso i numerosi stand gastronomici.
  • Dalle ore 21:00, GRANDE CONCERTO di musica celtica del gruppo SIEGEL SENONES.

DOMENICA 28 LUGLIO

Nei pressi del parco archeologico di Sentinum.

  • Ore 10:00, APERTURA al pubblico degli ACCAMPAMENTI MILITARI. Percorsi didattici e visite guidate sino alle ore 14:00.
  • Dalle ore 12:00, PRANZO con presentazione della collana "MILITES" edita da Res Bellica, dedicata ai guerrieri dell'antichità.

Durante l'intera durata della manifestazione, le associazioni di rievocazione storica di elevata competenza provenienti da tutta Italia allestiranno due accampamenti militari completamente aperti al pubblico: un ambiente immersivo in cui si terranno spettacoli e attività dimostrative e didattiche.

Presso l’accampamento romano:

  • il castrum, accampamento fortificato degli eserciti di Roma;
  • Hastati, Principes, Triarii, Leves e Accensi: le diverse componenti dell’esercito romano agli albori del III secolo a.C.;
  • le bellezze di Roma: gioielli e cosmesi nella società romana;
  • la misura del tempo e dello spazio;
  • giochi e passatempi dell’antica Roma;
  • arti e mestieri: il conio, il cuoio, il legno;
  • la strada romana: le principali direttrici dell’espansione romana.

Presso l’accampamento gallico e sannita:

  • i Galli Senoni e i Sanniti: storia, cultura e armamenti delle diverse componenti dell’esercito confederato;
  • il carro da guerra dei nobili gallici;
  • la ceramica italiota: la commistione tra l’arte Italica e Greca;
  • la ceramica gallica: la figura del vasaio nella cultura celtica;
  • la forgia da campo: la lavorazione dei metalli nell’Età del Ferro;
  • Il conio dei Galli: la moneta presso i contesti celtici;
  • le donne a seguito degli eserciti dell’antichità;
  • il ciclo della lana e la tintura dei tessuti;
  • dimostrazioni dell’uso delle tavolette tessili;
  • strumenti chirurgici e medicina celtica;
  • l’accensione del fuoco con pietra focaia;
  • le pietanze tipiche dei Galli Senoni.

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